Il Teatro Farnese, uno dei più grandi teatri seicenteschi d’Europa, è stato costruito in un solo anno, tra il 1617 e il 1618, per volere del Duca Ranuccio I Farnese su progetto dell’architetto ferrarese Giovan Battista Aleotti, detto l’Argenta. L’enorme salone che lo ospita, precedentemente destinato a Sala d’Armi per tornei cavallereschi, viene trasformato in breve tempo in teatro per celebrare con feste e spettacoli l’arrivo nel ducato di Parma del Granduca di Toscana Cosimo II de’ Medici. Obiettivo di Ranuccio era quello di combinare un matrimonio per creare un’ alleanza politica e rinsaldare i rapporti fra le due grandi famiglie ducali.
Sfumato per motivi di salute il viaggio di Cosimo, il teatro viene ufficialmente inaugurato solo nel 1628, in occasione del matrimonio tra Margherita de’ Medici, figlia del Granduca, e il duca Odoardo Farnese, figlio di Ranuccio. Da allora fino al 1732 viene aperto unicamente in occasione di matrimoni e visite ufficiali alla corte farnesiana. Non più utilizzato nel Settecento durante il governo dei Borbone, nel corso dell’Ottocento il teatro è visitato da intellettuali e viaggiatori di tutta Europa.
Nuovamente riaperto alla città nel 1913, in occasione delle prime celebrazioni verdiane, nel maggio del 1944 viene distrutto da un bombardamento delle forze alleate. Fra il 1956 e il 1965 è stato ricostruito rispettando proporzioni e materiali originali, integrando i legni e le poche decorazioni superstiti in una struttura volutamente non dipinta. Dal 1986 è l’ingresso scenografico e unico al mondo della Galleria Nazionale di Parma.